Produrre in casa la maggior parte dei cibi che portiamo in tavola è una soluzione ottimale non solo per il risparmio economico che ne consegue, ma soprattutto per la genuinità di ciò che mangiamo. Molto spesso i prodotti che acquistiamo al supermercato sono ricchi di conservanti, sostanze per esaltarne il sapore e altri additivi che possono essere dannosi a lungo andare per la salute. Inoltre spesso gli zuccheri e il sale contenuti negli alimenti confezionati sono davvero eccessivi e possono portare danni alla salute.
E’ perciò la scelta giusta quella di chi decide di attrezzarsi e di avere in casa prodotti che l’aiutino a realizzare in poco tempo e in modo pratico alcuni alimenti. La preparazione del pane fatto in casa, oppure del succo di frutta o della marmellata, può risultare un’occupazione noiosa, ma si potrà rilevare non solo divertente, magari da fare con i bambini, ma soprattutto conveniente.
Pensateci bene: ogni giorno comprate un pezzo di pane che non si sa se finirà, dovrete magari scegliere un pezzo grande perchè hanno finito quello piccolo ma non sapete se la famiglia a cena lo terminerà. Se così non fosse dovreste conservarlo, ma si sa che dopo qualche giorno il pane si indurisce, allora dovrete scegliere se buttarlo oppure usarlo per la preparazione di altre ricette che però magari non avrete tempo di preparare. Insomma sarebbe molto meglio preparare solo la quantità giusta di pane in base al numero di componenti della famiglia, cuocerlo nel modo che più preferite e gustare il pane fresco appena sfornato in qualsiasi momento.
Lo stesso discorso vale anche per tanti altri alimenti, ed è per questo che le nostre nonne preparavano sempre le conserve in casa. Era il modo migliore per gestire l’abbondanza di alcune materie prime in una determinata stagione. Le pesche, tipiche della stagione estiva, potevano diventare succhi di frutta o marmellata da gustare per tutto l’inverno.
Che cos’è il passapomodoro? La tradizione che rivive
Innanzitutto è bene sottolineare che questo prodotto è in grado di tagliare, schiacciare e spremere le materie prime e che servirà perciò per preparare il passato di pomodoro ma anche di altre verdure come le patate o le zucchine. Il suo scopo sarà quello di ridurre le materie prime in polpa e perciò potrà essere usato anche per la preparazione di confetture vellutate e senza pezzettoni, succhi di frutta lisci e gustosi.
La versione manuale del prodotto è in poche parole una ciotola con delle lame che devono essere azionate grazie ad una manovella che sarà ruotata a mano. Il prodotto in questo caso risulta essere piccolo, economico e facile da usare ma un pochino faticoso. Il fatto che venga azionato a mano ne consente l’uso soprattutto per una quantità minima di preparazioni. Un chilo o due di pomodori, tre o quattro patate e una quantità gestibile di frutta.
Domestico o professionale? Quale scegliere e in quale occasione
Nel primo caso il prodotto ha dimensioni contenute che possono essere paragonate a quelle di una macchina per la preparazione del caffè, oppure ad una classica impastatrice. Una grandezza perciò adatta ad essere usata in cucina senza problemi e riposta in un pensile o lasciata in bellavista sul piano della nostra cucina.
In questa versione il prodotto è in grado di produrre una quantità considerevole di passato di pomodoro. In linea di massima quaranta chili di pomodoro possono essere passati in una o due ore.
Nel secondo caso, ovvero quando il passapomodoro elettrico è professionale, ci troviamo di fronte ad un macchinario potente e molto più grande del suo parente più prossimo. Il passapomodoro in questo caso ha la stessa funzionalità di quello domestico, ma più in grande. E’ più potente e sarà perciò in grado di passare anche quintali di pomodori, è più grande, e perciò non sempre sarà possibile usarlo in cucina ma si richiederà uno spazio più grande come un giardino, un terrazzo o un cortile.
La versione professionale: caratteristiche e informazioni
La versione elettrica del passapomodoro, come abbiamo già accennato, è in grado in modo automatico di dividere gli scarti quindi le bucce e i semi dalla polpa. Mentre il passato scenderà dallo sgocciolatoio, gli scarti saranno espulsi dalla parte laterale del cilindro. Potrete perciò raccogliere i due risultati in due ciotole diverse.
A seconda della potenza della macchina, la polpa sarà più o meno liscia. In alcuni casi vi basterà infatti un solo ciclo di lavoro per avere la polpa della consistenza che preferite, in altri casi potrete ripassare la polpa nella macchina per avere un risultato ancora più liscio.
Il passapomodoro con banchetto: l’accessorio più utile per il vostro scopo
Bisogna fare però un’ultima distinzione in fatto di passapomodoro elettrico, ovvero la possibilità di avere il banchetto. Come abbiamo già accennato, la produzione di grandi quantità di passato di pomodoro o di altre conserve, richiede tempo e anche spazio. Non sarà sempre possibile usare questo prodotto in cucina, ma se avete a disposizione un cortile o un giardino è consigliabile optare per questa versione.
La macchina in questo caso si presenta incastrata nel tavolino. Nella parte inferiore del tavolo ci sarà il motore, mentre la parte superiore sarà occupata dalla ciotola, dal cilindro e dallo sgocciolatoio. La macchina sarà orientata verso un lato del banchetto, avrete perciò a disposizione l’altro lato per poter poggiare gli altri pomodori.
Di solito le parti più importanti del prodotto come la ciotola e il cilindro, sono in alluminio, mentre le altre possono essere anche in plastica.
Quanto spendo per un passapomodoro con banchetto?
Finito il lavoro vi basterà riporre il passapomodoro in un luogo fresco e asciutto, al riparo dall’umidità. La cantina, la dispensa, un ripostiglio, saranno i posti giusti. Assicuratevi però che il prodotto sia riparato dagli agenti esterni.
Tutte queste caratteristiche contribuiscono alla formazione del prezzo che, pur essendo alto, non è di certo da considerare inaccessibile. E’ invece, al contrario, da considerarsi come un investimento nel tempo. Un investimento che ci permetterà, anno dopo anno, di risparmiare sulla spesa, mangiare prodotti sani e genuini.