Tra le tante tradizioni italiane legate alla cucina, ce n’è una che ormai è un po’ desueta ma ancora in auge in alcuni casi: preparare le conserve di pomodoro per l’inverno.
Questa tradizione era tra le più diffuse e fino a qualche anno fa la maggior parte delle famiglie italiane si riuniva in estate, di solito nel mese di Agosto, per preparare le conserve di pomodoro che sarebbe state usate tutto l’inverno per la preparazione di mille ricette.
Ad oggi non sono molte le famiglie che continuano a farlo, anche perchè spesso si preferisce acquistare la passata di pomodoro direttamente al supermercato, ma le antiche tradizioni non muoiono mai davvero.
Infatti sarà possibile trovare sempre qualcuno che ama cucinare tutto in casa e preferisce di certo il sapore genuino e fresco della passata preparata con le sue mani.
E’ perciò ancora molto usato un piccolo elettrodomestico che però fa un enorme lavoro: il passapomodoro.
Caratteristiche del passapomodoro
Il passapomodoro esiste in due versioni: quella manuale e quella elettrica.
La versione manuale è consigliata per un uso minimo, quando avete bisogno di poco succo e preferite prepararlo da soli. Questo perchè il prodotto deve essere azionato dalla vostra forza che girerà una manovella la quale farà ruotare le lame che taglieranno e schiacceranno gli ortaggi. Gli scarti resteranno nella ciotola del passaverdure, mentre il succo filtrerà dal disco metallico che chiude il passapomodoro nella parte inferiore. Il prodotto è spesso realizzato in acciaio inox, resistente, igienico e facile da pulire. In questo caso i pomodori è preferibile siano sbollentati preventivamente e privati dalla buccia.
La versione elettrica invece è molto meno faticosa e può essere infatti usata in qualsiasi situazione, anche se i pomodori da passare sono molti. Non dovrete faticare e sarà il vostro strumento a fare tutto da solo. Anche in questo caso gli scarti saranno separati meccanicamente dalla polpa e bucce e semi verranno espulsi dalla macchina da un cilindro posto in una direzione differente rispetto allo scolo della polpa. Non sarà necessario mondare o pelare i pomodori prima di inserirli nella macchina.
Come scegliere il passapomodoro
Quando scegliamo un passapomodoro, ovviamente lo acquistiamo in base alle nostre esigenze.
Se non vogliamo spendere molto e se il nostro uso dell’utensile sarà minimo, è consigliabile orientarsi verso quello manuale che ha un costo davvero esiguo. Il costo esiguo non è però sinonimo di scadente, è dovuto solo al fatto che la sua realizzazione non determina costi di produzione eccessivi.
Nel caso del passapomodoro elettrico il costo è di certo più alto. Possiamo trovare questi prodotti in fasce di prezzo che oscillano da quella media a quella alta. Un costo perciò non proibitivo ma di certo non economico. Il prezzo è giustificato dalla comodità di utilizzo del prodotto e dal fatto che la polpa venga fuori di certo molto più liscia perchè il lavoro del motore elettrico rispetto a quello del vostro braccio sarà più forte.
La versione elettrica di un passapomodoro può però essere sia domestica che professionale. Nel primo caso ci troviamo di fronte ad un piccolo elettrodomestico che ha le dimesioni simili a quelle di una macchina per il caffè. Nel secondo caso il passapomodoro è un macchinario molto più ingombrante, dotato anche di banchetto, assolutamente più potente e usato per la preparazione di grandi quantità di passato. E’ questo infatti quello utilizzato per la maggiore dalle famiglie che ancora portano avanti la tradizione della preparazione delle conserve.
Il prodotto deve essere usato in giardino o comunque in un luogo ampio e comodo. I pomodori da passare possono essere anche quintali, esso è in grado di produrre grandi quantità di passato senza fatica.
Ma quanto consuma un passapomodoro elettrico?
Quando si pensa alla preparazione di alimenti come la passata di pomodoro o la marmellata o il succo di frutta in casa, si cerca sempre di capire se dal punto di vista economico possa essere la scelta più conveniente. Ad oggi i supermercati sono fornitissimi e spesso ci sono offerte molto vantaggiose che ci permettono di fare la spesa senza spendere un occhio della testa.
Ma è anche vero che quando acquistiamo qualcosa di già pronto stiamo mangiando prodotti di cui non sappiamo effettivamente la provenienza, pomodori magari un po’ troppo maturi che vengono usati lo stesso quando noi, per esempio li scarteremmo. Inoltre non è da tralasciare la presenza di conservanti, fondamentali per fare in modo che il prodotto resti integro nel tempo. Nel caso dei succhi di frutta, ad esempio, è quasi sempre presente una percentuale di zucchero molto alta che non è consigliabile ingerire spesso.
Perciò scegliere di preparare in casa alcuni prodotti è di certo il modo migliore per prendersi cura di se stessi e per sapere con certezza che quello che stiamo mangiando è sano e genuino. Ci vorrà del tempo, ci vorrà impegno, che sarà però ripagato dal gusto. Inoltre, elettrodomestici come il passapomodoro, servono apposta per facilitarci il compito di dover passare tutto a mano.
La questione economica in questo caso si lega anche al consumo elettrico nella produzione dell’alimento, così come quando per preparare i biscotti per la colazione si deve comunque usare il forno.
Ogni apparecchio elettrico ha una propria potenza, espressa in Watt (W) o in migliaia di Watt (kW), e riportata sempre su un’etichetta posta sull’elettrodomestico. Il Watt è una misura di potenza, e non va confuso con il wattora (Wh) che è una misura di energia.
- trovare sull’apparecchio la sua potenza
ESEMPIO 1: passapomodoro, potenza 2800W. Una sola velocità.
ESEMPIO 2: ventilatore, potenza 180W. Con quattro diverse velocità.
- moltiplicare la potenza per il tempo di utilizzo
ESEMPIO 1: Moltiplichiamo i 2800W per le ore in cui l’apparecchio rimane acceso. Ad esempio 2 ore: 2800W x 2h = 5600Wh. Possiamo anche esprimerlo con 5,6KWh.
ESEMPIO 2: Ipotizziamo che il ventilatore rimanga acceso per 8 ore, però a velocità due. Il questo caso il motore del ventilatore lavorerà ad una potenza bassa e consumerà circa metà corrente. Se alla potenza massima, il ventilatore ha potenza 180W, stimiamo che utilizzato a media velocità, abbia potenza pari al 50% della potenza massima, quindi 90W. Restando acceso per otto ore dobbiamo moltiplicare queste ore di funzionamento per la potenza a velocità due: 8h x 90W, ed otteniamo 720. Ma 720 cosa ? non sono più Watt dato che li abbiamo moltiplicati per le ore, quindi saranno Wattora (Wh), la misura di energia.
In questo modo possiamo scoprire quanto il nostro apparecchio stia consumando. E a questo punto non ci resta che fare l’ultimo passaggio:
- calcolare il costo della corrente consumata dall’elettrodomestico. Per farlo dobbiamo moltiplicare i KWh rilevati per il costo della corrente (espressa in €/kWh) , che dipende ovviamente dal nostro gestore. Mettiamo il caso sia 0,22€/KWh.
ESEMPIO 1 (passapomodoro acceso per 2 ore): 0,22€ x 5,6KWh = 1,23 €
ESEMPIO 2 (ventilatore a media velocità acceso per 8 ore): 0,22€ x 0,72KWh = 0,154 €